il Mediterraneo

18 aprile 2023 - Ambiente - Commento -


Il Mediterraneo.

Completamente circondato dalle terre emerse, il nostro mare costituisce solo lo 0,7% della superficie totale degli oceani e dei mari.

Il Mediterraneo occupa circa 2,50 milioni di chilometri quadrati, è un mare chiuso, Il cui livello dipende dall'equilibrio tra apporti fluviali, piogge ed evaporazione, oltre alla presenza dello stretto di Gibilterra, che mantiene la comunicazione con l'oceano Atlantico. Il Mediterraneo è caratterizzato da una forte evaporazione, non compensata totalmente dall'apporto dei fiumi e delle piogge. Le sue acque sono quindi, più dense e più salate di quelle atlantiche, per questo si genera, attraverso lo stretto di Gibilterra (Largo solo 13 km) Una corrente superficiale in entrata e una controcorrente profonda in uscita. Questa particolare circolazione delle acque, dovuta anche alla scarsa profondità della soglia di Gibilterra ( solo 320 metri ), che non permette l'entrata di acque atlantiche profonde e più fredde, determina variazioni termiche solo negli stati superficiali, dovute ai cicli stagionali.In autunno e in primavera, la circolazione delle acque tende ad uniformare la temperatura alle varie profondità, l'acqua calda superficiale si raffredda, scende in profondità e viene rimpiazzata da acqua profonda che risale.Durante l'inverno, la temperatura dell'acqua si mantiene uniforme, mentre in estate si forma un termoclino tra i 10 e i 30 metri di profondità, a fine estate il termoclino si sposta in superficie e poi scompare. Le acque profonde hanno una temperatura costante tutto l'anno che non scende mai sotto i 13 gradi centigradi. Il mediterraneo è uno dei mari più trasparenti del mondo a causa della sua scarsa produttività e della relativa povertà biologica quantitativa ma non certo qualitativa. Il nostro mare si presenta come un'unica entità anche se articolato in golfi e bacini. Da un punto di vista oceanografico, può essere diviso in due bacini, Mediterraneo Occidentale e il Mediterraneo Orientale, separati da una bassa dorsale sottomarina che si estende dalla Tunisia alla Sicilia.Le differenze di salinità e di temperatura tra i due bacini sono dovute alle correnti, alla latitudine e alla storia biologica dei due bacini.Il bacino occidentale presenta la temperatura che varia dai 12 gradi in inverno ai 23 gradi in estate, con salita al 36 per mille. Il bacino orientale, più caldo e più salato, presenta temperature medie di 16 gradi centigradi in inverno e di 26-29 in estate, con salinità del 39 per mille. Questi dati ci aiutano a capire le differenze di paesaggi e di specie che si possono osservare facendo immersioni in zone diverse del Mediterraneo. Il mare di Alboran, situato tra la Spagna e il Marocco è particolarmente ricco di specie provenienti dall'oceano Atlantico e povero di specie tipicamente mediterranee. Le coste africane Nord occidentali presentano specie tipicamente mediterranee e specie di provenienza atlantica. Il promontorio di Portofino rappresenta un oasi calda per l'afflusso delle correnti e per la composizione delle rocce che lo costituiscono, le quali tendono ad accumulare calore durante il periodo estivo. Immergendosi sui fondali di questo famoso promontorio si possono osservare organismi tipici di aree meridionali come per esempio la spugna Spongia Agaricina, la stella ophidiaster ophiduanus e la ciprea luria lurida, che sono specie che abitualmente colonizzano acque abbastanza calde. I fondali del Mediterraneo centrale che comprende le isole Baleari, Corsica, Sardegna, e Italia centro-meridionale sono quelli più interessati da un punto di vista subacqueo; Vi si riscontrano specie tipicamente Mediterranee o Atlantico Mediterranee e specie con affinità tropicali, come la Madrepora Astroides Calycularis, particolarmente amata dai fotografi subacquei per i suoi bellissimi polpi e colori.Le coste Mediterranee dell'Egitto di Israele del Libano e della Siria rappresentano zone in continua evoluzione da un punto di vista biologico, perché continuano ad essere colonizzate da specie provenienti dal Mar Rosso, a causa dell'apertura del Canale di Suez e della costruzione della diga di Assuan, che hanno provocato variazioni fisico chimiche delle acque costiere. Sono più di 500 le specie di invertebrati e di pesci provenienti dal Mar Rosso, che hanno colonizzato queste coste e se il fenomeno continuerà nel tempo, tra qualche decina d'anni, ci immergeremo nel nostro mare ammirando coloratissime specie tropicali. Le coste della Turchia Sono caratterizzate da una notevole rarefazione di specie del bacino occidentale e della presenza di molte specie endemiche mentre il mar Egeo è molto simile alla maggior parte dei mari italiani.il Mare Adriatico può essere considerato un bacino a sé stante perché è un mare poco profondo un terzo dei suoi fondali raggiunge solo i 50-60 metri di profondità, particolarmente produttivo, soprattutto nella parte settentrionale, e vi si registrano le maggiori escursioni di marea del Mediterraneo.in Adriatico si riconoscono specie ad affinità atlantica.

di Veronica Pen
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Foto di Pierfranco Dilenge

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