Redazione
Il denominatore comune è la Passione e l’Amore per il Mare unito al Rispetto e alla Cultura dell’Ambiente.
Giampaolo Consoli:
Solo a pronunciare gli incarichi del Comandante Consoli si entra in un mondo di avventure: è, infatti, “comandante del gruppo Operativo Subacquei del Raggruppamento Subacquei ed incursori di La Spezia" (COMSUBIN), con il grado di Capitano di Vascello. Dal gruppo di cui è comandante dipendono tutti i reparti subacquei della Marina. Una carriera che ha toccato, quindi, ogni aspetto della tutela delle persone e del mare:
- operazioni di bonifica dei fondali da residuati bellici
- formazione: è stato istruttore dei palombari della Marina e per gli altri corpi dello stato come guardia costiera, polizia, carabinieri e guardia di finanza e, in ambito civile, per oltre dieci anni è stato docente di procedure e tecniche di immersione in seno a Scuole professionali e relatore in master di secondo livello in medicina iperbarica e subacquea delle Università di Varese e Padova.
- ricerca e sviluppo: ha partecipato attivamente allo sviluppo di sistemi di respirazione e a nuove procedure di decompressione.
Paolo Ferraro
Paolo Ferraro, 75 anni, 50 dei quali dedicati al mondo subacqueo essenzialmente sul versante dell’industria. E’ stato Presidente della Technisub per 25 anni, Presidente per qualche anno delle filiali tedesche e spagnole della multinazionale Aqua Lung. Ha fatto parte del Consiglio Direttivo della CMAS, è stato fra i promotori ed il primo Presidente del Gruppo Sub Confinsub Genova, che riuniva le Aziende del settore subacqueo aderenti alla Confindustria. Insignito del Tridente d’Oro 2011 dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee ne è da quell’anno Direttore. E’ stato a 22 anni il più giovane brevettato Subacqueo a 3 Stelle, all’epoca il grado più elevato della Federazione Italiana e successivamente, per qualche tempo, Istruttore alla Scuola Federale di Duilio Marcante primo subacqueo italiano.
Paola Catapano
Da più di 25 anni comunicatrice scientifica al CERN di Ginevra e giornalista scientifica, Paola Catapano è stata definita “emblema della contemporaneità capace di coniugare ad alti livelli il sapere scientifico con lo spirito di avventura”.
Alterna pubblicazioni (l’ultima per Textus sulle onde gravitazionali) a spedizioni nei più remoti angoli del globo (artico e antartico in particolare) in condizioni estreme, una seduta di yoga all’attività di ricerca.
La sua ultima avventura è dello scorso agosto: è stata capoprogetto di Polarquest, una spedizione a vela nell’artico finalizzata a stimare la quantità di legname e plastica presenti nelle acque e a monitorare l’impatto del cambiamento climatico sulla biodiversità. Il team ha attraversato l’80esimo parallelo Nord, nelle acque non riportate sulle mappe del nordest dell’arcipelago Svalbard, e ha mappato per la prima volta via mare e via aria diverse aree di costa e mare a cavallo dell’80°parallelo, testimoniando lo stato dell’ambiente artico in una delle regioni più a nord del pianeta.
Premiamo Paola Catapano per l’impegno costante, la passione indomita e il rigore ineccepibile che infonde in tutte le sue attività per la tutela del mare e del nostro futuro.
Massimo Scarpati
Con più di 2.300 immersioni oltre i cento metri e quasi 10.000 ore di immersione autonoma ad alto fondale, vincitore di vari campionati mondiali per l’attività in apnea, Massimo Scarpati è tra i più competenti e accreditati conoscitori del mare. La sua frequentazione del pianeta blu è sempre stata finalizzata alla volontà di coniugare la tutela delle risorse al loro utilizzo selettivo e mai indiscriminato. Inventore della pinna lunga, ha dato vita addirittura a una linea commerciale che porta il suo nome. Inoltre, è stato il primo a:
- usare autorespiratori a miscela a base di elio (TRIMIX) per la pesca del corallo
- fare decompressioni con gas di aria arricchita da ossigeno (NITROX)
- a utilizzare tecnologia ROV per l’esplorazione dei fondali e il monitoraggio degli ambienti finalizzato all’esplorazione e al prelievo selettivo del corallo rosso e al recupero delle reti fantasma
- a segnalare l’attività sonora degli scogli, riuscendo a percepire dalla superficie la presenza di formazioni rocciose di notte o in condizioni di acque torbide
Angela Bandini
Ottobre 1989 Angela Bandini raggiunge il record mondiale di uomini e donne in apnea profonda assetto variabile di -111 mt. omologati 107, ultima omologazione della federazione F.I.P.S.A.S. e confederazione mondiale CMAS battendo così due leggende Enzo Maiorca e Jacques Mayol. Angela inizia la sua storia al Delfinario di Rimini, sua città natale a 15 anni, danzando con i delfini ed è proprio lì che incontra Jacques Mayol che rimane colpito dal suo spiccato talento così l’ ingaggia subito per girare film documentari e realizzare spedizioni scientifiche in giro per il mondo nei posti più remoti della terra, solcando tutti gli oceani, ma Angela andò oltre grazie ai suggerimenti di Leo Amici un personaggio speciale a lei vicino ed all’ aiuto economico e logistico dei ragazzi del lago giovani volontari …. la sua gente.
Con Angela si chiude così un un cerchio fatto di avventurieri esploratori e sognatori lasciando una traccia indelebile nel cuore di tutti.
Pippo Cappellano
Giornalista, regista e autore di documentari, inizia la sua attività alla fine degli anni ‘60. Istruttore PSS di cinematografia subacquea, pilota di elicottero e di aeroplani da turismo, velista con esperienza atlantica.
Ha diretto e prodotto diverse serie di successo per la RAI sull’esplorazione marina e sull’archeologia subacquea. Nel 1980 ha condotto la spedizione “Sulla rotta di Cristoforo Colombo” a bordo dello sloop Alyan, realizzando “Dimensione Oceano”, 6 puntate da 60’ per RAI UNO. Nel 1986, sempre per RAI UNO, ha diretto una serie in 7 puntate da 60’ sull’archeologia subacquea italiana dal titolo “Nel Mare degli Antichi”, con la consulenza di Sabatino Moscati e Piero Gianfrotta.
Ha ricevuto il Tridente d’Oro e la Cittadinanza Onoraria di Ustica nel 1983, con la seguente motivazione: “ha realizzato sin dal 1967 filmati subacquei di altissimo interesse scientifico e divulgativo per la televisione italiana, riscuotendo ovunque notevoli consensi”. Nel 2006, realizza per “Ulisse” di Alberto Angela RAI TRE, il primo documentario archeologico in Italia con riprese a oltre 100 metri di profondità: “L’enigma del Polluce”, vincitore del premio Pinna d’Oro di Antibes come Migliore Film Storico.
Ha diretto oltre 300 documentari in varie parti del mondo. La sua attenta osservazione della vita marina, risultato di centinaia di ore di immersione, ha dato a Pippo Cappellano una vasta e ricca esperienza in questo settore di ricerca. Alla produzione nel settore marino, si affiancano importanti documentari in altri ambiti della ricerca naturalistica, scientifica e storica realizzati insieme alla moglie Marina Cappabianca con la quale condivide la passione per l’ambiente, per la sua tutela e divulgazione.
Dal 2013 al 2020 è stato Vice Presidente Vicario dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.
