Claudio Sisto
Il moto ondoso, noto anche come energia delle onde o energia undulativa, ha il potenziale per produrre energia elettrica, ed è stato oggetto di ricerca e sviluppo in tutto il mondo. Tuttavia, la quantità di energia elettrica che può essere generata dipende da vari fattori, tra cui l'ampiezza delle onde, la frequenza delle onde, la geometria del sistema di cattura dell'energia e le condizioni ambientali locali. L'energia undulativa può essere catturata in diverse maniere, tra cui con dispositivi galleggianti che sfruttano il movimento ondoso per azionare generatori elettrici. Alcuni impianti di energia undulativa utilizzano anche sistemi di sospensione sul fondo del mare che catturano l'energia dal movimento verticale delle onde. Inoltre, esistono dispositivi chiamati convertitori lineari oscillanti che convertono il movimento lineare delle onde in energia elettrica. La quantità di energia elettrica generata da un impianto di energia ondosa può variare notevolmente, a seconda delle condizioni locali e delle caratteristiche del sistema. Alcuni impianti sperimentali sono in grado di generare alcune centinaia di kilowatt di energia, mentre progetti più avanzati e su larga scala potrebbero potenzialmente produrre diversi megawatt di energia. Va notato che l'energia ondosa è ancora una tecnologia in fase di sviluppo e affronta sfide come l'instabilità delle condizioni marine, la corrosione e i costi di produzione. Tuttavia, è una fonte di energia rinnovabile promettente che può contribuire a diversificare il mix energetico e ridurre le emissioni di gas serra. La sua efficacia e diffusione possono aumentare nel tempo con ulteriori sviluppi tecnologici e investimenti.
