Un Grande Sogno Mediterraneo: dal Salento, il Progetto UnderwaterMuse

19 giugno 2022 - - Commento -

di Eleonora Medda / fotografie di Eleonora Medda, Gabriele Paparo ed Emiliano Peluso

Abbiamo questa ambizione, di rendere visibile l'invisibile, di rendere accessibile un patrimonio altrimenti lontano o comunque riservato a pochi. Perchè anche il patrimonio sommerso è un patrimonio di tutti, e può diventare veramente un bene comune. Un bene che è anche risorsa per le comunità di queste coste”  - Rita Auriemma


Le acque del Mediterraneo, proprio perchè “acque tra le terre”, sono state solcate da sempre da uomini, navi, chiatte, sottomarini, imbarcazioni d'ogni sorta, molti dei quali, lungo il loro viaggio, sono stati inghiottiti dai flutti, andando ad adagiarsi sul fondale, in attesa. In attesa di tornare alla luce, alla conoscenza degli uomini. In attesa di qualcuno che possa restituire al mondo la conoscenza di quegli eventi, siano essi fortunali, battaglie, incendi, disastri, che ne hanno decretato l'affondamento e l'oblio. In nostro Mediterraneo è quindi un grande sacrario, un grande museo, una teca, che conserva i resti di queste navi, la memoria dei loro viaggi, il ricordo dei marinai che le governavano. Che conserva, soprattutto, il carico: un tesoro, sempre e comunque, a prescindere dalla sua natura. Relitto è ciò che resta, come il Mare lo ha conservato, indizio lasciatoci dalla Storia. Ed è il Popolo del Mare, come dice Rita Auriemma, Docente Universitaria, Archeologa Subacquea e Responsabile del Progetto UnderwaterMuse, che questi indizi raccoglie, per giungere a una ricostruzione storica più grande. UnderwaterMuse (Immersive Underwater Museum experience for a wider inclusion), è un progetto approvato e finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014/2020, che ha visto come soggetti attuatori ERPAC FVG (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia ( che ha delegato le tre Università Pugliesi), l'Università Ca’ Foscari di Venezia, l' Ente Pubblico RERA S.D. per il coordinamento e lo sviluppo della contea di Spalato e Dalmazia e il Comune di Kaštela.


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Lo scopo di UnderwaterMuse sono state la promozione e la valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo sulle due sponde dell'Adriatico, attraverso la progettazione di parchi e sentieri archeologici sommersi e la creazione di soluzioni digitali innovative per la loro fruizione, secondo il motto “Portare le Persone al Patrimonio, Portare il Patrimonio alle Persone”. Il progetto ha interessato quattro siti archeologici campione ( Torre Santa Sabina in Puglia, Caorle in Veneto, Grado in Friuli Venezia Giulia e Resnik/Siculi nella contea di Spalato in Croazia), trasformandoli in parchi archeologici (o ecomusei) sottomarini, fruibili dai subacquei.


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(continua nel numero di Luglio e Agosto di Mondo Sommerso la Rivista amata da chi ama il Mare)

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