Redazione / Com/RoPag
“L’Italia è chiamata ad avere un ruolo centrale nel settore marittimo e non potrebbe essere diversamente per la nostra storia e la spiccata identità marinara. Iniziamo dunque da una revisione sostanziale e dovuta del Diritto del mare siglato nel 1982 per adeguare i contenuti alle nuove esigenze”.
Così si è espresso il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, intervenendo alla due giorni in corso a Venezia sul Diritto del mare.
“Sul piano nazionale -ha affermato Mulè specificando di esprimere un’opinione che non impegna il governo - è urgente e non più differibile nel tempo la creazione di un ministero del mare strategico per l’economia blue, per la sicurezza, la sostenibilità, la difesa integrata e per rispondere al disordine diffuso. Serve un’azione che ridefinisca compiti, ruoli e competenze. In questo settore, l’Italia si gioca il futuro legato alla sua postura militare, geopolitica ed economica. La centralità di un ministero del mare è dovuta per la crescita e lo sviluppo anche della Difesa”.
“La guerra in Ucraina ha conseguenze devastanti che espongono l’Europa e il mondo intero a una preoccupante crisi alimentare. Il trasporto marittimo è stato messo a dura prova”, sottolinea Mulè che si dice preoccupato “per lo scenario africano. Dobbiamo aspettarci ingenti flussi dal sud dell’Europa. Serve una risposta pronta e tempestiva per far fronte all’emergenza”.
