Claudio Sisto / foto di Valentina Cornacchione, Marta Bello e Claudio Sisto

Un po' di storia:
È l’ottobre del 1975. Al numero 103 di Piazza Farnese, uno dei gioielli della Roma rinascimentale tra il Tevere e Piazza Navona, apre i battenti, prima in Italia, la Libreria Internazionale Il Mare, che per i romani è e sarà sempre più semplicemente la “Libreria del Mare”.
Si mette in moto un meccanismo culturale nuovo.
Nonostante la capitale vivesse all’epoca momenti di battaglie politiche durissime che di lì a poco sarebbero degenerati negli “anni di piombo”, appena due anni di rodaggio nel locale di piazza Farnese (18 mq, poco più del quadrato di una grande barca), bastano a far decidere di trasferire la libreria in un locale più grande, in via di Ripetta 22, nel cortile di un palazzo del ‘700 a due passi da piazza del Popolo.
Il 12 ottobre 1989 la libreria compie la sua terza migrazione.
Si sposta però di pochi metri, da via di Ripetta 22, dove ha festeggiato la serata d'addio con Bernard Moitessier, a via del Vantaggio 19.
In quell’occasione il grande navigatore francese ha lasciato un ricordo indelebile: un disegno e un piccolo racconto sulla Libreria Il Mare paragonata alla grotta di Alì Babà.
Seguirà nella nuova sede una mostra di fotografie subacquee di Luca Sonnino Sorrisio.
La presentazione successivamente, del libro di Stanislao Nievo “La balena azzurra” è l'occasione per vedere insieme a presentare il volume Folco Quilici e Fulco Pratesi.
Come dimenticare il trentennale della Libreria in Via di Ripetta 239 con il dibattito sugli scrittori di mare che ha visto la partecipazione di Björn Larsson (autore di numerosi volumi per i tipi della casa editrice Iperborea tra cui la “La vera storia del pirata Long John Silver”) e quella non meno autorevole di Predrag Matvejevic (autore tra l’altro del volume “Breviario Mediterraneo”)

La libreria si è traferita in via Leon Battista Alberti 1, nel Rione di San Saba, facile da raggiungere e comodo per chi non rinunciando alla macchina, trova parcheggio con facilità.
Nei nuovi locali, rinnovati e ristrutturati con grande cura, Marco Firrao è riuscito a conservare l'atmosfera intensa della prima libreria con tutto il suo archivio storico unico ed esclusivo, esaltando la storia di questa attività e allo stesso tempo adeguandola ai nuovi standard e alle nuove esigenze tecnologiche e commerciali.

Insomma nulla è cambiato in ospitalità, professionalità e gentilezza.
Marco e Giulia, hanno trovato anche in questo caso un equilibrio nella città di Roma, che purtroppo diventa sempre più impegnativa nel centro storico per chi gestisce delle attività commerciali.
Quindi... Buon vento a tutto lo staff.
